“Mi facevo chiamare José Lopez Macho Frasquelo vestito da chierichetto con una croce di tre metri, facevo uno spogliarello furioso su musiche di Lou Reed e Kraftwerk. E’ allora che Giovanni Lindo Ferretti mi chiamò nei CCCP.”
“Trovai una casa in campagna, era una vecchia casa colonica e d’inverno era fredda come un freezer, facevo il cantante, l’artista e, invece di lavorare, verniciavo una volta alla settimana la macchina, una vecchia R4.”
“Iniziai ad andare dai rottamai attorno a Carpi a raccattare cerchioni, luci, portiere, pezzi di motore..e con filo di ferro, barre filettate e dadi univo i vari pezzi creando degli assemblaggi. Avevo riempito l’appartamento di pezzi, così feci una mostra.”
“Iniziai a scrivere per caso, prima poesie sul diario di scuola poi su fogli vari che mi capitavano a tiro.
Furono libri di poesia rock e d’avanguardia in genere che mi diedero lo spunto; poesie rock di Lou Reed, Jimi Hendrix, Doors, Janis Joplin e libri beat generation tipo Kerouac, Ginsberg, Bukowsky.
Poi successivamente i futuristi italiani e russi.”
“Gruppi come The Rockets, Sigue Sigue Sputnik, DAF, Pink Floyd, Devo, Suicide, David Bowie, Kraftwerk sono stati i padri del punk cosmico. Il punk è nato come “no future” ma penso che si sia così evoluto da diventare uno dei più importanti movimenti musicali e noti degli anni 2000.”
“IO SONO UN ARTISTA” – “SE FACCIO UN BRANO, E’ QUELLO LÌ; CHI LO ASCOLTA PUÒ ACCETTARLO O NO, MA IO NON MI PONGO IL PROBLEMA DI GIUSTIFICARE LA MIA OPERA. CREDO, CHE I MIEI TESTI SIANO MOLTO APERTI: OGNUNO CI VEDE LE SUE STORIE, LA SUA IDEA”.
LA GENTE PENSA CHE GLI ARTISTI SIANO INDISCIPLINATI. MA ANCHE SE UN ARTISTA BEVE, O … FA COSE DI QUESTO GENERE, DENTRO DI SE HA UNA GRANDE DISCIPLINA. L’ARTE, LA RECITAZIONE, LA MUSICA…. CI VUOLE MOLTA PIU DISCIPLINA CHE…. FARE IL MURATORE!! PERCHE’ E’ TUTTO UN NULLA. LA DISCIPLINA DEL NULLA E’ UNA COSA SERIA.”